I disturbi del comportamento alimentare

I disturbi del comportamento alimentare

Un disturbo alimentare si manifesta quando è presente una condotta alimentare che implica l’assunzione di cibo o il suo assorbimento in modo disfunzionale, tanto da provocare danni fisici e psichici. Solitamente è associata ad una eccessiva preoccupazione per la perfezione, in particolare la perfezione del corpo, con ricadute negative sull’autostima (se il mio corpo non è perfetto allora io non valgo). L’autostima in questo caso dipende interamente dal corpo, che deve essere perfetto e quindi l’alimentazione diventa il mezzo per controllare la forma del corpo. Il corpo è visto quasi come un nemico perché non è esattamente come lo vorresti: la convinzione alla base è che se non sei perfetta o perfetto allora non sarai accettata dagli altri, non sei all’altezza degli altri. Costante è il paragone con gli altri (-> io non mi piaccio), che enfatizza i propri difetti e influisce negativamente sull’autostima. I disturbi dell’alimentazione più diffusi sono sicuramente: anoressia nervosa, bulimia, disturbo dell’alimentazione incontrollata. Ma comunque si chiamino e in qualsiasi forma si manifestino hanno tutti dei tratti comuni:

  • C’è un pensiero rigido e ripetitivo che si concentra sul controllo della forma del corpo: sono felice se è magro, triste/arrabbiata/o se non lo è
  • Il mio valore personale dipende dalla forma del corpo: se è bella valgo come persona, se non è bella come persona non ho valore
  • Sono gratificata/o se riesco nell’intento di seguire una dieta, sono un fallimento se non riesco
  • Il rapporto con l’alimentazione non è guidato dal piacere ma dal controllo: anche la totale perdita di controllo è un controllo poiché se ti è mai capitato di mangiare a dismisura avrai anche notato che la sensazione di disgusto che seti alla fine è lontanissima dal piacere. Per superare il segnale che il tuo corpo ti comunica in merito alla sazietà devi esercitare una forzatura, ignorare un segnale e andare oltre. Anche se sembra strano, questa è una forma di controllo.

Come dicevamo, sebbene il perfezionismo ed il controllo siano presenti sempre, i disturbi alimentari possono manifestarsi in diverse forme molto differenti tra loro: chi soffre di anoressia nervosa tenderà ad evitare il cibo e non mangiare, al contrario chi soffre di BED (disturbo da alimentazione incontrollata) tenderà a mangiare moltissimo in modo compulsivo. Vi sono altre forme di disturbi dell’alimentazione meno frequenti, altre ancora che non hanno una classificazione precisa (NAS). Alcuni studiosi (Dalle Grave, Calugi 2015) sostengono che di disturbi dell’alimentazione siano manifestazioni differenti di uno stesso nucleo problematico, proprio perché tutti condividono il pensiero ossessivo nei confronti del cibo e del corpo e il far dipendere il proprio valore personale dalla forma fisica. Ma come faccio a sapere se soffro di un disturbo dell’alimentazione? Per cominciare a farti un’idea leggi questo articolo (-> come faccio a sapere se ho un disturbo dell’alimentazione?).

Quindi si esce di casa solo quando ci si sente di avere raggiunto un peso “giusto”, si trascorrono le ore a controllare varie parti del corpo per vedere se sono abbastanza magre, toniche, belle. Va da sé che il cibo diventa un nemico: non c’è piacere nel mangiare, è solo un qualcosa che devo controllare. Se riesco a controllare la mia alimentazione, mangiando sempre meno ed eliminando i cibi “pericolosi” allora mi sento bene, perché ho dimostrato di riuscire ad avere il controllo. Se invece non riesco a controllare cibo, peso e corpo allora mi sento male, niente ha grande valore, o comunque le altre cose sono secondarie.

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