NON RIESCO A MEDITARE!
Chi si avvicina per la prima volta a questa attività, molto spesso può accorgersi di quanto sia complesso “essere presente a sé stesso”, concentrarsi sul respiro, o anche solo trovare il tempo per sedersi e meditare. Questo accade per diverse ragioni sia perché i ritmi odierni ci allontanano sempre più da noi stessi, sias perché, così come indica la parola pratica, la meditazione va coltivata nel tempo e richiede una certa disciplina e pazienza. Nonostante tutti i nostri buoni propositi è possibile quindi che ci sentiamo frustrati perché non riusciamo a mantenere una buona costanza nella pratica. Vediamo insieme sei comuni problemi che ci possiamo trovarci ad affrontare:
Ho tanti pensieri che affollano la mente
Le acque fangose diventeranno chiare se si permette loro di restare indisturbate, e così anche la mente diventerà chiara se le viene consentito di star ferma.
(Ming-Dao Deng)
È questo uno dei fattori più destabilizzanti per ogni neofita: “non riesco a meditare perchè i miei pensieri sono troppi!” oppure: “non sono concentrata, continuo a distrarmi con tanti pensieri”. Tendiamo a dare a noi stessi un giudizio molto negativo e ci sentiamo frustrati. Quando i pensieri affollano la mente non c’è nulla di cui preoccuparsi: infatti, la meditazione è esattamente allenarsi ad osservare questo brusio nella mente, senza attaccarsi e soprattutto smettendo di autogiudicarsi. Nei momenti in cui senti un pensiero particolarmente presente nella tua mente, accoglilo, senza lottare per allontanarlo, osservalo come da lontano, per poi tornare a focalizzarti sul respiro. Come si dice: cento volte la tua mente vaga e cento volte con delicatezza la riporterai al respiro.
Non riesco a mantenere una posizione seduta e immobile
Esistono diverse forme di meditazione, quella da seduti è solo una delle tante: è possibile meditare in movimento, mentre cammini, meditare in posizione stesa. La presenza mentale è uno stato della coscienza, che puoi allenare anche semplicemente prendendoti l’impegno di fermarti 5 volte al giorno, anche per un minuto soltanto, e chiederti “dove sono? cosa sto facendo? cosa sento? casa sente il mio corpo?” Queste semplici domande già ti riconnettono con il qui ed ora e allenano la tua consapevolezza. Ti accorgerai di quante volte la tua mente si perda in pensieri e fantasie, paure, divagazioni che non hanno niente a che fare con quello che sta accadendo nel tuo qui ed ora. Questo è un ottimo punto di partenza per avvicinarti alla pratica, o per continuare anche nei periodi in cui ti è difficile prenderti del tempo con regolarità.
I dolori alle gambe e alla schiena sono molto forti
Inizialmente è del tutto normale, se decidi di meditare nella posizione seduta con le gambe incrociate, avvertire molti dolori sia alle gambe che alla schiena. Ma come dicevo puoi anche scegliere di meditare camminando, sedendoti su una sedia o sdraiato.
Se sei seduto puoi utilizzare dei cuscini o qualsiasi altro supporto: tieni la schiena quanto più dritta possibile, ma è importante che non sia tesa, immaginala come immersa in un liquido, con il tempo poi ti abituerai a tenere una postura eretta. Posiziona poi i cuscini o i materassini in modo da avere il tuo addome rialzato rispetto alle tue ginocchia incrociate, tutto ciò non ostacolerà la circolazione sanguigna nelle gambe. Io consiglio di provare comunque anche la meditazione camminata insegnata dal monaco Thich Nhat Hanh
Sento molta irrequietezza
Così come per i pensieri, anche per le emozioni è importante mantenere uno stato di accoglienza senza giudizio. Osserva le emozioni che arrivano sia quelle positive che quelle negative, lasciale fluire liberamente senza lottare contro di loro. In fondo, se affiorano alla coscienza durante la pratica meditativa, è perchè richiedono la tua attenzione.
Quando le emozioni sono troppo disturbanti puoi provare ad aprire gli occhi, oppure a conentrarti sul respiro contando ogni inspirazione e ogni espirazione da 1 a 10 per poi ricominciare.
La meditazione è l’arte o la tecnica di calmare la mente in modo da placare il brusio interminabile che normalmente riempie la nostra coscienza. Nella quiete di una mente silenziosa, chi medita inizia a diventare un osservatore, a raggiungere una condizione di distaccamento e infine a essere consapevole di uno stato di coscienza superiore.
(Brian Weiss)
Essere costanti nel tempo
“Come faccio a meditare, se ho così tante cose da fare?” È questa una delle ragioni più frequenti per cui la pratica meditativa non viene iniziata, o viene velocemente abbandonata. La pratica non richiede chissà quanto tempo: infatti, bastano anche solo pochi minuti al giorno, almeno per cominciare. Il solo pensiero di dedicare quotidianamente pochi minuti alla pratica, è un ottimo trampolino di lancio per iniziare…e vedrai che non te ne pentirai assolutamente!
Se hai tempo per respirare, hai tempo per meditare.
Ajahn Amaro
Continuare a giudicare sé stessi e i propri pensieri
È forse questa una delle sfide più grandi da superare durante la pratica. In qualche modo, quando inizi, sei sempre tendente a giudicare il modo di meditare come scorretto, e questo stato crea un senso di insoddisfazione e di insicurezza, impedendoti di raggiungere uno stato di rilassamento e di gratificazione, che solitamente accompagna le sedute di meditazione. Ma sappi che ci siamo passati tutti: in questo caso, il consiglio, (che può sembrare scontato e banale) è sospendere in toto il pensiero su sé stessi e sui propri stati mentali; magari non ci riuscirai oggi o domani, ma vedrai che dopodomani ciò ti verrà assolutamente naturale….provare per credere!