Chi sono

Monica Ottarda

Chi sono

Mi piace pensare che dentro di me abitino due anime: quella della mia regione natale, la metodica Lombardia, e quella della regione in cui vivo, la focosa Napoli. Sono due anime che per lungo tempo sono rimaste in contrapposizione, non è stato semplice integrare due aspetti tanto differenti, due pulsioni che sembrano divergenti. Probabilmente questo è stato il motore che mi ha spinto a migrare, a cercare altrove rispetto al luogo dove ero nata. Non solo a Napoli dove ora vivo, ma prima a Padova, dove ho studiato e vissuto per sette anni, poi per quasi un anno in Malawi, dove ho lavorato in una missione nella piccola cittadina di Balaka. Viaggiare mi ha consentito di conoscere, aprirmi, mescolare e rimescolare le certezze, ma soprattutto mi ha insegnato a saper stare con le incertezze, con quello che non è definito, quello che non si fa rinchiudere in categorie.

Come dicevo, mi sono laureata nel 2006 a Padova, con una laurea quinquennale in Psicologia Clinica e di Comunità. Ho proseguito la mia formazione a Napoli, presso la scuola di psicoterapia IGAT, che segue un approccio integrato tra Gestalt e Analisi Transazionale, dove mi sono diplomata come psicoterapeuta nel 2013.

Nel corso del mio lavoro, prima nel Centro Antiviolenza del comune di Napoli, poi con l’associazione Le Kassandre a Ponticelli, ed infine con la cooperativa LESS che gestisce il centro di prima accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo (SPRAR) del Comune di Napoli, mi sono trovata spesso ad avere a che fare con persone vittime di esperienze fortemente stressanti, o che avevano subito veri e propri traumi. Ho compreso che il trauma è un’esperienza che purtroppo entra a far parte della vita delle persone molto spesso, indifferentemente dal genere e dal livello di istruzione o economico. Trovandomi impreparata nella gestione di quelli che erano gli esiti sulla psiche dei pazienti, ho deciso di integrare la mia formazione apprendendo l’utilizzo del metodo EMDR, metodo dalle numerose evidenze scientifiche per la risoluzione in tempi brevi degli esiti di esperienze traumatiche o fortemente stressanti.

Dai tempi dell’Università mi porto la passione per l’intercultura, cui ho dato voce con diverse esperienze di volontariato in Africa tra il 2004 ed il 2007, e poi a Napoli occupandomi di rifugiati dal 2010. L’etno-clinica, ossia il lavoro con le culture altre, mi ha insegnato che ogni persona è un universo unico ed irripetibile, che non bisogna mai dare niente per scontato, che ci sono meraviglie in ogni posto del mondo e in numero, e queste meraviglie superano di gran lunga le brutture.

Durante e dopo il mio periodo di formazione in Gestalt, invece, ho approfondito l’approccio di Claudio Naranjo, che si basa sul trattamento della persona per lo sviluppo del suo potenziale umano, attraverso la caratteriologia degli enneatipi (Enneagramma) ed altri strumenti mutuati da diverse discipline, con particolare riferimento alla meditazione Vipassana e Zen.

Come psicoterapeuta, seguo l’approccio integrato della Gestalt e dell’analisi transazionale, e da anni mi occupo di trattamento del trauma e dei danni ad esso correlati, con una formazione specifica sul metodo EMDR per il trattamento di patologie o problemi conseguenti ad eventi traumatici ed emotivamente stressanti.

Hai qualche altra curiosità da soddisfare?

Scrivimi pure qui sotto, sarò felice di risponderti.

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