Il ruolo dell’enneagramma e degli enneatipi, in un contesto di crescita personale e di terapia, è stato evidenziato da molti esperti del settore, tra cui Claudio Naranjo, una delle personalità più autorevoli nell’ambito della Gestalt e dell’analisi transazionale: per lui, infatti, è particolarmente utile capire che tipo di passione dominante caratterizza il paziente (è un’ emozione intensificata a livello patologico, di cui però il paziente non è consapevole, come un tabù), in quanto ciò rende efficace il lavoro di “integrazione” delle varie parti di cui si compone la nostra anima. Il paziente, in genere, è in preda ad un conflitto tra una parte di sé che controlla e reprime i suoi istinti e desideri, e il suo inconscio stesso; in questo contesto, il ruolo del terapeuta consiste nel condurre, attraverso un dialogo interiore, all’integrazione e alla sintesi, al momento in cui il Super Io, che fa le veci di un genitore che ci vuole proteggere, rinuncia alla tirannia sulla psiche, accogliendo le richieste dell’Io, con i suoi bisogni.
L’enneagramma è un antichissimo metodo (nato circa 2000 anni fa) per conoscere e migliorare la propria personalità. Il nome deriva dalle parole greche “ennea” (nove) e “gramma” (disegno, simbolo), quindi simbolo a nove elementi; qualcuno ne fa risalire la nascita alla scuola pitagorica (è infatti la nona figura geometrica delle figure pitagoriche), altri invece lo legano ad antiche tradizioni Sufi. In ogni caso, in Europa, viene introdotto dal filosofo e mistico Georges Gurdjieff, utilizzandolo per aiutare i suoi allievi a crescere spiritualmente. Ma il successo di tale metodo lo si deve, in particolare, a Claudio Naranjo, che lo rielabora al fine di indagare e migliorare personalità e carattere. In sintesi, possiamo dunque definire l’enneagramma come “uno strumento di ricerca e di crescita personale, utilizzato per sviluppare una comprensione più profonda di sé stessi e degli altri”.
L’enneagramma dei tipi psicologici (nove enneatipi, quindi) si applica in campo psicologico, al fine di individuare le tendenze principali di carattere, visioni del mondo e attitudini, permettendo di accrescere le proprie possibilità di comprendersi e di crescere interiormente, con i propri punti di forza e le proprie aree di miglioramento.
Esso è formalmente rappresentato da un cerchio che include un triangolo equilatero intersecante una figura a sei lati. I punti che toccano il cerchio sono numerati da uno a nove in senso orario e sono collegati da linee e frecce in entrambe le figure interne.
Si parte dalla concezione fondamentale che ogni individuo nasca con dei tratti particolari (dominanti, in termini tecnici); tali tratti dominanti vanno, in parte, a determinare la personalità di ogni individuo; tale personalità, però, si sviluppa in seguito ad un uso frequente di difese infantili, al fine di adattarsi all’ambiente, e si strutturerà attorno a un nucleo emozionale (“passione” dominante), un nucleo cognitivo (“fissazione” dominante) e un nucleo inerente la sfera degli istinti che regolano l’attività umana (istinto di conservazione, sociale e sessuale).
Questo enneagramma, però, non vuole rappresentare una semplice classificazione, ma deve essere inteso come un modello dinamico in cui ogni enneatipo racchiude le potenzialità di tutti gli altri, anche se per ogni persona è riscontrabile un’identificazione più forte con un certo tipo. Ovviamente, non esiste un enneatipo migliore dell’altro, in quanto ognuno è pregno di potenzialità, e, a seconda delle esperienze buone o cattive, si tende verso un tipo di positività o negatività.